Finalmente ricomincia il Cinemino: Giovedì 6 Dicembre alle 21.30 si proietta al 165 di Vigatto "Brazil" di Terry Gilliam, accalcatevi numerosi sui capienti divani!!!!
"Un luogo qualunque del XX° secolo". Sam Lowry è un anonimo impiegato, uno dei tanti che vivono la loro grigia esistenza nelle città sotterranee organizzate da un regime totalitario e onnipotente. O quasi onnipotente, perché il regime non ha alcun controllo sui sogni, in cui Sam si vede come un Eroe alato che vive una storia d'amore con una donna dalla forma angelica, salvandola da un enorme e cattivissimo mostro. Ma nel mondo reale uno scarafaggio - un bug - manda in corto i computer che governano la città e Sam accusa un innocente di essere il Nemico Pubblico Numero Uno. E finisce per incontrare la donna dei suoi sogni.
Sulla scia di "1984" e con l'opera di Kafka bene in mente, l'ex Monty Pyton Terry Gilliam realizza un film carico di humour nero e sorprendente nella struttura drammaturgica come in quella visuale. Ricca di citazioni cinefile ma soprattutto di riuscitissime trovate comiche e di pungenti spunti satirici, "Brazil" è un'opera complessa e originale, a tratti confusa ma spesso geniale. La capacità di Gilliam di costruire lo spazio scenico e riprenderlo nel modo più efficace possibile è a tutt'oggi insuperata, e la sua idea di presentarci il film come fosse un'opera della cultura psichedelica degli anni Sessanta è ciò che permette alla pellicola di avere il fascino che ha, quello della fantasia sconfinata del suo regista. Ma è anche ciò che ha convinto gli executive della Universal a tenerla a lungo nel cassetto, distribuendola poi in versione tagliata negli Stati Uniti.
Jonathan Pryce offre quella che è probabilmente la migliore interpretazione della sua carriera e Robert De Niro fa poco più di un cameo, riuscendo comunque a disegnare il proprio personaggio come l'unico vero Eroe del film, ben più importante del Sam onirico.
Nomination all'Oscar per sceneggiatura originale (di Gilliam, Tom Stoppard e Charles McKeown) e scenografie (Norman Garwood), oltre che per musica, suono e canzone.
Steven Soderbergh usò il nome 'Sam Lowry' come pseudonimo del suo lavoro di sceneggiatore di "Schizopolis", film che allo sperimentalismo narrativo di "Brazil" deve certamente qualcosa (Alberto Cassani, da http://www.cinefile.biz/brazil.htm)
Jonathan Pryce offre quella che è probabilmente la migliore interpretazione della sua carriera e Robert De Niro fa poco più di un cameo, riuscendo comunque a disegnare il proprio personaggio come l'unico vero Eroe del film, ben più importante del Sam onirico.
Nomination all'Oscar per sceneggiatura originale (di Gilliam, Tom Stoppard e Charles McKeown) e scenografie (Norman Garwood), oltre che per musica, suono e canzone.
Steven Soderbergh usò il nome 'Sam Lowry' come pseudonimo del suo lavoro di sceneggiatore di "Schizopolis", film che allo sperimentalismo narrativo di "Brazil" deve certamente qualcosa (Alberto Cassani, da http://www.cinefile.biz/brazil.htm)
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