Vigatto Skyline

Vigatto Skyline

sabato 22 dicembre 2007

Auguli auguli auguli

Senza sentirne l'obbligo, pensate un po', Vigatto augula a tutti i migliori auguli, ai giovani virgulti della società vigattiana vicini e lontani, a tutti i quasi 2000 sfortunati che una o più volte nella loro esistenza hanno per errore, per noia, per incoscenza o per gioia clicatto qualcosa sul loro pc che ha aperto la nostra pagina. A Lucio (che finalmente rivedremo in carne ed ossa), a Elena, che ha portato un regalo bellissimo dal giappone (che quel culano di Daniele Bev ha vinto alla riffa di Rossano), a Luca (che finalmente rivedremo in ossa) e a Joao (che starà mangiano qualcosa tipo crn puerc u lntgn, che speriamo almeno una volta ci cucini...). A tutti quelli che ci scrivono cose meravigliose e a tutti quelli che non ci inviano stroncature impietose, materiale pedopornografico, immaginette di padre pio, foto di giraffe, e estratti audio delle conversazioni Saccà-Berlusconi e cuccioli di animali. Un saluto speciale a chi si è appassionato al Cinemino (Silvia, Monica e Daniele penso meritino la *minzione d'onore* per l'assiduità) e a chi ci porta sempre del cibo. Infine, un pensiero in particolare per chi è stato poco ma ha conquistato tutti, nonostante le difficoltà linguisti che legate alla sua R moscia e alla quasi impossibilità di guardala in viso a causa della sua frangia. Penso che daVero ci mancherà quell'umorismo quasi sempre incomprensibile, il brio a volte incontenibile, la coppa piacentina e le setole di porco fritte, i 28 gradi del 165, il sorriso a 2 denti, e...insomma...tutta una infinita di cose che, pensate, stavano tutte nel suo corpicino esile ma capace di cose straordinarie SOLO sulle piste da sci. Nonostante cio', caro Luca, non sentirti spodestato, non desiderato, non vagheggiato, canzonato e grasso, non attendiamo altro che vedere il tuo grosso (solo da un lato) faccione da ingeniere varcare nuovamente i due pioppi di Vigatto, carico della saccenza di chi è andato fino nelle Americhe a non combinare un cazzo, quando poteva tranquillamente continuare a non combinarlo qui!!!!

Auguli auguli auguli a tutti

PS: chi si sentisse dimenticato, defraudato di un augulio particolare o semplicemente voglioso di arricchire di stronzate il nostro blog, si faccia gli auguli da solo postando, postando, postando....

martedì 4 dicembre 2007

Proiezione 6 Dicembre 2007

Finalmente ricomincia il Cinemino: Giovedì 6 Dicembre alle 21.30 si proietta al 165 di Vigatto "Brazil" di Terry Gilliam, accalcatevi numerosi sui capienti divani!!!!

"Un luogo qualunque del XX° secolo". Sam Lowry è un anonimo impiegato, uno dei tanti che vivono la loro grigia esistenza nelle città sotterranee organizzate da un regime totalitario e onnipotente. O quasi onnipotente, perché il regime non ha alcun controllo sui sogni, in cui Sam si vede come un Eroe alato che vive una storia d'amore con una donna dalla forma angelica, salvandola da un enorme e cattivissimo mostro. Ma nel mondo reale uno scarafaggio - un bug - manda in corto i computer che governano la città e Sam accusa un innocente di essere il Nemico Pubblico Numero Uno. E finisce per incontrare la donna dei suoi sogni.

Sulla scia di "1984" e con l'opera di Kafka bene in mente, l'ex Monty Pyton Terry Gilliam realizza un film carico di humour nero e sorprendente nella struttura drammaturgica come in quella visuale. Ricca di citazioni cinefile ma soprattutto di riuscitissime trovate comiche e di pungenti spunti satirici, "Brazil" è un'opera complessa e originale, a tratti confusa ma spesso geniale. La capacità di Gilliam di costruire lo spazio scenico e riprenderlo nel modo più efficace possibile è a tutt'oggi insuperata, e la sua idea di presentarci il film come fosse un'opera della cultura psichedelica degli anni Sessanta è ciò che permette alla pellicola di avere il fascino che ha, quello della fantasia sconfinata del suo regista. Ma è anche ciò che ha convinto gli executive della Universal a tenerla a lungo nel cassetto, distribuendola poi in versione tagliata negli Stati Uniti.

Jonathan Pryce offre quella che è probabilmente la migliore interpretazione della sua carriera e Robert De Niro fa poco più di un cameo, riuscendo comunque a disegnare il proprio personaggio come l'unico vero Eroe del film, ben più importante del Sam onirico.
Nomination all'Oscar per sceneggiatura originale (di Gilliam, Tom Stoppard e Charles McKeown) e scenografie (Norman Garwood), oltre che per musica, suono e canzone.
Steven Soderbergh usò il nome 'Sam Lowry' come pseudonimo del suo lavoro di sceneggiatore di "Schizopolis", film che allo sperimentalismo narrativo di "Brazil" deve certamente qualcosa (Alberto Cassani, da http://www.cinefile.biz/brazil.htm)

sabato 1 dicembre 2007

Pensieri in semi libertà

Consci che abbiamo un esorbitante numero di post arretrati, qualche acronica, scioccante, candida pillola dal calderone vigattiano:

- per la rubrica "Accadde a Vigatto", testimoniamo con immagini adatte solamente ad un pubblico di sprovveduti (per intenderci, se avete passato un esame di dottorato ritenetevi adatti) il rito del taglio collettivo di capelli che ha sancito il tanto atteso passaggio ad una spensierata adolescenza per Daniele.


- lanciamo l'angolo dell'enigmistica "Se non ci trovi nella foto sei ipovedente": scova gli abitanti di Vigatto usando la webcam di Capracotta. Il primo che ci trova, circondandoci con un rettangolo e rispedendoci la foto vince un invito a cena!


- ci sono giunte finalmente notizie dalla buona Joao dalla Svizzera. Avevamo chiesto un quotidiano con la data odierna oppure, in mancanza d'altro, un pezzo d'orecchio. I sequestratori invece ci hanno mandato delle cartoline dalle Alpi e di non meglio specificati paesaggi, le pubblichiamo sperando che, pur non comprendendo come, possano tranquillizzare i famigliari.


- infine comunichiamo che purtroppo Vigatto è stata recentemente conquistata e messa a ferro e fuoco da un feroce condottiero, chiamato, anche se chi nomina il suo nome di solito diventa un wafer e viene divorato da *Danielito*, il dio degli affamati....mi sono perso....ah, dicevo: chiamato Regio Emilio III, supremo imperatore dei sissini, sgangherata schiera di anziani con la vocazione per le riunioni in sala professori alle scuole medie (proponiamo una delle sue rare immagini per chi non lo conoscesse, lui si descrive come l'ultimo dei sovrani illuministi, dedito all'erudizione e alle belle arti).


Appena insediato ha promulgato le prime tre leggi, che ci ha intimato di pubblicare, eccole:

1) d'ora in poi, la lingua ufficiale sarà lo svedese, la biancheria intima dovrà essere cambiata ogni trenta minuti, e indossata sopra, per favorire i controlli, e tutti coloro che hanno meno di 16 anni, avranno 16 anni (che secondo i primi dissidenti e oppositori è una citazione.....);

2) tutti i cittadini di sesso femminile dovranno risiedere nel mio portascarpe;

3) il nome del gatto è oRendo (ndr, sì avete capito bene, con una sola R, brrrrrr), quindi bandisco un nuovo sondaggio con 10 nuove democraticissime proposte (sondaggio che, minacciati dal suo pericolosissimo posteriore, pubblichiamo).