Ancora non si sono spenti gli echi di quell'enorme successo di pubblico e critica che è stato il romanzo breve "Zucche", che siamo di nuovo qua a parlare di Steiz.
Oggi, per la rubrica "Mereghetti vs. Mollica", è tempo di cinema.
Chi ancora dubitava che io fossi la vera anima del cinemino di Vigatto dovrà definitivamente ricredersi di fronte alla sensazionale notizia della prima proiezione Vigatto-style in quel di Atlanta!
Anche chi pensava che gli istituti universitari americani fossero più seri dei nostri dovrà riscredersi, perché qui, non solo è possibile utilizzare le attrezzature audio-video dell'ateneo per scopi personali, ma è anche possibile fruire dei locali del dipartimento per i propri porci comodi (e si può pure reclamizzare la cosa).
Risultato: l'ennesimo esercizio di opinion-leadership da parte del vostro esule prediletto che impone alla platea la pellicola da visionare.
So già che qualcuno tra voi pseudo-intellettualoidi-radical-chic-so-tutto-io sta già storcendo il naso, ma in fondo a me "chemmi frega"... tanto lo so che è solo invidia.
Avreste voluto esserci a godervi uno sbarbato Leslie Nielsen aggirarsi su fondali di carta-pesta armato di pistola blaster o un "barattoloso" robot scusarsi dicendo: "I was giving myself an oil-job" lasciando intendere che anche gli androidi si sollazzino di tanto in tanto con pratiche onanistiche... e invece... la fortuna è toccata solo al sottoscritto.
Ovviamente la proiezione è stata accompagnata, in puro american-style, da pepperoni pizza e fiumi di cherry coke d'annata, come si confà ad avvenimenti mondani di questo calibro.
L'iniziativa ha avuto un così clamoroso successo che dopo la pausa per thanksgiving replicheremo con una nuova emozionante visione, anche se non sappiamo ancora se proiettare "Il settimo sigillo" o "Zombie vs. ninja".
Chiudo l'argomento esponendovi un dubbio epistemiologico-antropologico che mi perseguita da quando ne lessi in un saggio di semiotica di Noam Chomsky, il quale ne aveva a sua volta sentito parlare da Roland Barthes in un ciclo di conferenze su Schopenhauer e il teatro greco antico: avete mai notato quanto siano menzoniere le copertine dei film di genere? Quante volte avete visto riportati sulla custodia dei vostri dvd preferiti personaggi che non appaiono nel film o situazioni che non vedrete nella successiva ora e mezza? Ma soprattutto, quali motivazioni spingono sedicenti esperti di marketing ad ingannare il pubblico pagante con questi puerili mezzucci? Beh, qualsiasi sia la risposta, Forbidden planet non fa eccezione a questo scempio:
Sulla copertina di sinistra gli autori ci mostrano un enorme robot sorreggere una donzella priva di sensi, ma questa sequenza non esiste nel film e, soprattutto, la protagonista femminile non indossa mai quell'abitino succinto che le ha disegnato addosso il pruriginoso grafico.
Sulla copertina di destra, invece, un aitante Leslie Nielsen sfoggia una leonina chioma bruna ed un'accattivante tutina vermiglia, ma, anche qua, nessuno dei due virili attributi si ritrova nella pellicola, visto che la divisa della squadra spaziale è grigio topo e i capelli dell'eroe color stoppa... pirla io che ci avevo creduto!
Con enorme rammarico, mi rendo conto solo ora di non avervi ancora fatto partecipi di siti improbabili e/o filmatini osceni da quando sono qua... grave mancanza. Non vorrei che cominciaste a pensare che lavoro sul serio quando sono davanti al pc.
Quindi, per rimediare, niente Darth Vader o sette religiose oltranziste, ma qualcosa di davvero utile per la vita di tutti i giorni. Vi siete mai chiesti quante chance avreste di soppravvivere ad un massiccio attacco zombie nella vostra città?! Ecco... come voi anch'io l'ho fatto innumerevoli volte.
Orbene, finalmente potrete trovare qui la risposta alle vostre angosciose domande.
49% Fort Worth Dating
Secondo questo test le mie possibilità di sopravvivenza si aggirano intorno al 49%... per la verità non sono un'esagerazione, ma purtroppo non sono ancora riuscito a passare da Wal-mart a procurarmi un'arma da fuoco semi-automatica per le emergenze e questo intacca di parecchio la mia fitness.
Confido che la cinematografia completa di Romero diligentemente riposta sul mio comodino mi possa dare qualche vantaggio in una simile situazione.
Visto l'affetto con cui mi seguite da queste pagine, non mi resta che lasciarvi, al colmo della commozione, con un regalo veramente fatto col cuore.
Per chi si fosse dimenticato quanto il mio faccino, in assenza di trucco, assomigli a quello di colui che tentò di fare Wojtyla "santo subito" con 25 anni di anticipo e allo stesso tempo ricordi in maniera impressionante un deretano, ecco un utile promemoria:
http://www.biomed.emory.edu/PROGRAM_SITES/PBEE/postdoc_bolzoni.htm
D'altronde, come dico sempre, non avrei potuto arrivare dove sono se non fossi così dannatamente bello!
That's all folks!
a presto,
Collettivo 2
3 commenti:
Scusa Luca, solo per una domanda d'istinto: ma sei quello a destra o quello a sinistra? nel senso, è un prima/dopo? un tuo alter-ego ancor più ingeniere? l'uoma da cui sei gemmato? bellavere dopo un mese di step ininterrotto? Insomma, chi è il misterioso acciughino alla tua destra????
Un commento molto breve: pensavo non potessi ulteriormente peggiorare, ma la combinazione "Forbidden Planet" + pepperoni pizza + cherry coke non poteva pensarla nemmeno un maestro dell"horror-trash" come Lucio Fulci...
voto: o,o (come John Blutarski in Animal House)
Pio
il misterioso acciughino alla mia destra non c'entra una mazza con me. non perche' l'hanno messo li', forse perche' le pagine sono un po' vuotine... fatto sta che e' onnipresente in tutte le home page del sito.
per la cronaca e' il mio ex-professore di molecular evolution, per cui nonostante le apparenze ingegneristiche trattasi di un biologo.
per il mio paolino un bacione con lo schiocchio, dato che non lo sento da un po' e i suoi insulti mi mancavano. chissa' quanti ne avrai in serbo per il mio ritorno?!
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